Correva il 1988, quando le testate giornalistiche italiane dell’epoca annunciarono l’introduzione all’uso obbligatorio della cintura di sicurezza in macchina. E qui con macchina intendiamo chiaramente l’automobile, il camion, il furgone, il camper: qualsiasi veicolo su 4 o più ruote omologato al trasporto di persone e quindi di cose.
Esattamente l’11 aprile 1988, sulla Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il decreto che ne disciplinava l’obbligatorietà. La legge 111 del 18 marzo 1988 prevedeva l’obbligo di installare e utilizzare le cinture di sicurezza anteriori rispondenti a omologazione a bordo dei veicoli.
PILLOLE DI STORIA SULL'INTRODUZIONE DELLE CINTURE DI SICUREZZA
Le cinture di sicurezza, nella meccanica automobilistica, sono un dispositivo di sicurezza passivo ancorato all’interno del veicolo: in caso di urto, trattiene il corpo degli occupanti legato al sedile, evitandone l’impatto contro le strutture interne e la proiezione dello stesso fuori dall’abitacolo.
Le cinture di sicurezza furono concepite dal canadese Gustave Desirè Lebeau nel 1903, con il nome “bretelle di sicurezza“. Le velocità non altissime delle vetture dell’epoca e i rischi di soffocamento che esse davano (ai tempi erano in cuoio) ne causarono la mancata diffusione.
L’Italia rese obbligatori gli attacchi delle stesse a partire dal 15 giugno 1976 (articolo 72, comma 2 del Codice della Strada e Circolare D.G. n. 76/77 del 9 dicembre 1977), mentre le cinture divennero obbligatorie nel 1988 (obbligo che comprese i veicoli immatricolati dal 1º gennaio 1978), introducendo anche l’obbligo d’uso per i posti anteriori. Mentre, dal 14 aprile 2006 chiunque deve indossare le cinture di sicurezza. Dal 30 luglio 2010, questo vincolo è imposto anche a quadricicli leggeri quali minicar, autobus privati, camion e, in generale, a qualunque veicolo dotato di cinture di sicurezza.
E in macchina in cantiere, ad esempio quando conduci e manovri una piattaforma aerea, lo sai cosa devi fare e cosa devi indossare?
I FONDAMENTALI A BORDO DI UN'ATTREZZATURA DA CANTIERE
Sono 5 le regole fondamentali per lavorare in sicurezza a bordo di un'attrezzatura da cantiere:
- essere abilitato e istruito al suo utilizzo;
- averne letto il manuale d’uso e manutenzione;
- aver verificato le condizioni e funzionalità della macchina;
- aver verificato l’area di transito e l'area di lavoro;
- aver indossato imbracatura, scarpe antinfortunistica e casco omologati, e/o ulteriori DPI come da indicazioni del proprio consulente sulla sicurezza.
L'IMBRACATURA, IL DPI PER ECCELLENZA DI CHI LAVORA IN QUOTA
L’imbracatura o imbragatura o imbraco è un indumento costituito da larghe cinture di stoffa collegate tra loro dette “brache” (o, talvolta, in parte impropriamente “braghe”). Le brache cingono fianchi e cosce di chi le indossa: ciò ne permette l’assicurazione a una corda o a un filo di sicurezza (linea vita) e lo svolgimento di tutte le manovre in sicurezza.
L’imbracatura è utilizzata sia in ambito sportivo (arrampicata, alpinismo, speleologia, torrentismo e vela), sia in ambito lavorativo, ovvero quando il lavoratore è esposto al pericolo di cadute dall’alto. Le imbracature devono rispettare gli standard europei di sicurezza previsti dalle specifiche norme EN 12277. Tutti i modelli prodotti e venduti nella Comunità Europea sono testati “ad hoc” perché devono garantire resistenza, comfort e funzionalità.